DIAWONDS® ha preso in considerazione i principali indicatori macroeconomici globali che influiscono sull’andamento delle borse e che nel loro insieme danno una rappresentazione del rischio sistemico ovvero del rischio non diversificabile di mercato.
Per ogni anno dal 2007 è stata calcolata la differenza tra il numero dei miglioramenti e dei peggioramenti degli indicatori stessi senza riguardo all’intensità delle loro variazioni. Complessivamente sono state considerate circa 30.500 variazioni. Le variazioni sono state anche separatamente pesate per tener conto dell’importanza del particolare indicatore e di quella del paese di riferimento.
L’andamento delle differenze per ogni annualità è stata confrontata con il valore dell’indice di borsa americano S&P500 (considerato come “proxy” dei mercati finanziari globali) rilevato alla data del 31 dicembre di ogni anno.
La rappresentazione grafica del confronto è quella che segue.
Per quanto la mancata considerazione dell’intensità dei miglioramenti e dei peggioramenti degli indicatori macroeconomici rappresenti un importante limite alla significatività di questo modello (grezzo), dall’analisi del grafico si può desumere un certo scollamento tra l’andamento di crescita dei corsi di borsa dopo il 2013 (linea verde) rispetto a quello che apparentemente si presenta come un consolidamento o appiattimento degli andamenti macroeconomici (linee blu e rossa) dopo i precedenti cicli di recessione ed espansione (in particolare 2008 e 2009).
Questo potrebbe significare che l’indice S&P500 si trova attualmente in area di sopravvalutazione.
DIAWONDS® lavorerà prossimamente ad un modello (sofisticato) che tenga conto anche dell’intensità dei miglioramenti e dei peggioramenti degli indicatori macroeconomici per poter conseguire un più elevato livello di significatività d’analisi.
Data di riferimento: 17 Ottobre 2016.
mercoledì 19 ottobre 2016
venerdì 30 settembre 2016
70 x 50 : il Debito Pesa
DIAWONDS ha
aggregato i dati di bilancio relativi agli ultimi 5 esercizi annuali e
trimestrali delle prime 70 società non finanziarie/assicurative incluse
nell’indice S&P500 la cui capitalizzazione di borsa cumulativamente
rappresenta il 50% di quella, sommata, di tutte le società componenti l’indice.
Il debito totale
finanziario cumulato delle 70 società è pressoché raddoppiato dalla fine del
2011 all’ultimo più recente trimestre riportato.
Nello stesso
periodo il loro fatturato cumulato è cresciuto ad un tasso di crescita composto
annuo del 2.1% al di sotto di quello del prodotto interno lordo americano in
termini reali (2.3%).
Il dividend payout
è cresciuto costantemente negli ultimi cinque anni passando dal 35.5% del 2011
al 46.1% del 2015. Anche il rapporto
debt/equity è salito nello stesso periodo da 0.49 a 0.72.
La politica monetaria
ultra accomodativa ha segnato il passo della crescita dell’indebitamento che ha
raggiunto, secondo l’opinione di DIAWONDS, livelli critici. Inoltre permane
elevato il sospetto che una generosa politica di dividendi sia stata foraggiata
anche da nuovo indebitamento.
giovedì 12 maggio 2016
I consulenti finanziari. Chi sono?
Con la Legge n. 208/2015 i promotori finanziari hanno cambiato denominazione e sono diventati «consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede» ed il relativo albo non si chiama più albo dei promotori finanziari ma bensì «albo unico dei consulenti finanziari»; “unico” perché, accanto all’attuale sezione riservata ai «consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede» saranno aggiunte due nuove sezioni destinate una ai «consulenti finanziari autonomi» e l’altra alle «società di consulenza finanziaria».
E’ facilmente immaginabile che questo cambio di denominazione e l’avvento ufficiale di nuovi operatori finanziari, rappresentati dai consulenti finanziari autonomi e dalle società di consulenza finanziaria, possa destare non poca confusione nella mente di risparmiatori ed investitori. E’ più che lecito. Infatti è prevedibile che per comodità (o magari per pigrizia) molti li vorranno chiamare tutti semplicemente «consulenti finanziari» ed assimileranno facilmente, ma erroneamente, le «società di consulenza finanziaria» agli intermediari finanziari.
Niente di più sbagliato. Infatti, tralasciando per un momento le società di consulenza finanziaria, la differenza tra «consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede» e «consulenti finanziari autonomi» è assolutamente “sostanziale”.
I primi esercitano professionalmente come dipendenti, agenti o mandatari ed esclusivamente nell'interesse di un solo soggetto (intermediario finanziario) l'offerta fuori sede (promozione e collocamento) di strumenti finanziari, di servizi ed attività di investimento.
I secondi prestano un servizio ed attività di investimento rappresentato dalla consulenza in materia di investimenti (raccomandazioni personalizzate riguardo a una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario) senza detenere somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza dei clienti.
I primi sono portatori dei conflitti d’interesse propri degli intermediari finanziari e sono retribuiti o ricevono il maggior vantaggio per o nel promuovere e collocare i prodotti che massimizzano il profitto dell’unico soggetto (intermediario finanziario) nell’interesse del quale operano.
I secondi operano nell’esclusivo interesse dei propri clienti e non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi. Si adoperano per identificare e si organizzano per gestire i conflitti d’interesse, che peraltro devono essere tali da non condizionare l'indipendenza di giudizio nella prestazione del servizio, ed informano la clientela sulla loro natura e/o fonti ove richiesto per legge.
Quindi entrambi i «consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede» e i «consulenti finanziari autonomi» possono trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse ma nel primo caso i conflitti possono nuocere agli interessi del cliente nel secondo caso no non potendo condizionare l’indipendenza di giudizio.
Anche le «società di consulenza finanziaria», che non sono intermediari finanziari, operano nell’esclusivo interesse dei propri clienti e non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi. Si adoperano per identificare e si organizzano per gestire i conflitti d’interesse, che peraltro devono essere tali da non condizionare l'indipendenza di giudizio nella prestazione del servizio, ed informano la clientela sulla loro natura e/o fonti ove richiesto per legge.
Gli intermediari finanziari invece non operano nell’ “esclusivo” interesse dei propri clienti e possono percepire forme di beneficio da soggetti diversi potendo contrarre rapporti anche con altri intermediari e con emittenti. Non sono tenuti all’indipendenza di giudizio e possono trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse con i propri clienti tali da nuocere ai loro interessi. Tali conflitti possono essere tanto più significativi quando l’intermediario svolge non solo attività di raccolta e gestione di risorse finanziarie ma anche di impiego.
Per meglio capire la portata di tali conflitti d’interesse può essere utile richiamare gli esiti di un’analisi d’impatto regolamentare effettuata dal Dipartimento del lavoro americano sui titolari di IRA, anche se riguarda un diverso contesto di mercato ovvero quello americano.
Gli IRA o “individual retirement account”, sono una forma regolamentata di piano pensionistico individuale offerto da molti intermediari finanziari che attribuisce vantaggi fiscali ai risparmi pensionistici negli USA. Gli IRA sono alimentati con contributi periodici entro limiti prestabiliti ed i titolari possono richiedere al depositario di investire la liquidità in titoli quotati o meno con alcune limitazioni.
L’analisi suggerisce che i titolari di IRA che ricevono consulenza d’investimento viziata da conflitti d’interesse possono attendersi una sotto-performance nei propri investimenti di un punto e mezzo percentuale medio all’anno nei successivi 20 anni. Studi recenti inoltre mostrano che la vasta maggioranza degli Americani comprensibilmente ma erroneamente credono che i loro consulenti finanziari siano obbligati ad agire nel loro migliore interesse; ma la realtà è ben diversa. Molti consulenti mettono in primo luogo i migliori interessi dei propri clienti, altri no e le regole attuali negli USA rendono più difficile per i consulenti finanziari che cercano di operare correttamente di competere e difficile per i consumatori sapere di chi fidarsi. La riforma regolamentare in atto da parte del Dipartimento del lavoro americano richiede che i consulenti d’investimento pensionistico pongano in primo luogo il migliore interesse dei propri clienti e si conformino a determinati standard fiduciari.
Credo che anche da noi la situazione non sia molto diversa ovvero credo che i consumatori facciano molta fatica a distinguere l’essenza propria dell’operato degli ex-promotori finanziari (ora consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede) rispetto a quella dei consulenti finanziari (ora consulenti finanziari autonomi) e sapere di chi fidarsi. Per questo motivo i consulenti finanziari autonomi che mettono in primo luogo i migliori interessi dei propri clienti e che cercano di operare correttamente possono (quelli già in attività) e potranno (quelli che diverranno consulenti finanziari autonomi) trovare molto più difficile competere. Senza l’aiuto delle Istituzioni ed il riconoscimento dell’utilità sociale della consulenza finanziaria priva di conflitti d’interesse i consulenti finanziari autonomi e probabilmente anche le società di consulenza finanziaria avranno, io credo, un futuro incerto a tutto svantaggio dei consumatori.
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martedì 10 maggio 2016
L'opinione di DIAWONDS su ALIBABA
Attraverso questo post DIAWONDS® intende esprimere la propria opinione sul prezzo corrente della società cinese ALIBABA (BABA). In particolare DIAWONDS® intende identificare il tasso di crescita espresso, sulla base della particolare metodologia utilizzata, dal mercato ed implicito nel prezzo corrente alla data odierna. Il tasso di crescita espresso dal mercato è poi confrontato con il tasso presumibile, mediante stima, di crescita futura.
Come punto di partenza è stato determinato in RMB 45.99 miliardi il free cash flow degli ultimi dodici mesi (“Net cash provided by operating activities” al netto di “Purchase of property and equipment and intangible assets” incluso “land use rights and construction in progress”). Il costo medio ponderato del capitale (11.5%) è stato stimato sulla base del capital asset pricing model, con un’aliquota fiscale stimata del 10%, un beta rettificato pari a 1.44 determinato a partire dalla media dei beta dei principali “comparables” (Amazon, Ebay, Google, Baidu, Tencent), un equity risk premium di 6.12% ed un tasso risk free del 2.9% (rendimento dei titoli di stato Cinesi a 10Y). E’ stata presa in considerazione la stima (a partire dai dati del FY2015) di totali c.a. RMB 18.41 miliardi tra leasing operativi, stock options e RSU (prudenzialmente è stato computato per intero l’importo di “unamortized compensation cost related to outstanding restricted shares and RSUs”). Alla posizione finanziaria netta è stata poi aggiunta, come stima di plusvalore latente (c.a. RMB 28,808 M al 9/5/2016), la differenza di valore tra la valorizzazione di mercato pro quota delle partecipazioni in Alibaba Pictures (49.5%), Alibaba Health (38%) e Weibo (30%) rispetto al loro costo storico o costo d’acquisto.
Sulla base delle ipotesi sopra formulate, mediante utilizzo di un modello di DCF (discounted cash flow) che ipotizza un tasso di crescita dei FCF di lungo periodo (oltre dieci anni) del 2.8% annuo, è scaturito un tasso di crescita annuo dei FCF per i prossimi dieci anni implicito nel prezzo di mercato pari a 13.3%.
Il tasso di crescita implicito dei FCF espresso dal mercato è stato poi confrontato con il tasso presumibile, mediante stima, di crescita futura dei FCF. Quest’ultimo è stato stimato seguendo i seguenti passi. Sono stati stimati i fatturati trimestrali futuri basandosi sull’osservazione del loro sviluppo storico in termini di tasso di crescita trimestrale composto ed effettuandone una proiezione (soggettiva) che tenesse conto anche della stagionalità. I flussi di cassa operativi lordi trimestrali (OCF) futuri sono stati ricavati al 50% dei fatturati trimestrali futuri, valore pari alla media approssimata dei rapporti storici OCF/REV (dal 2Q13). Gli investimenti futuri in “capital expenditures” (CPX) sono stati calcolati al 23% degli OCF, valore pari alla media approssimata dei rapporti storici CPX/OCF (dal 2Q13).
I nuovi flussi di cassa operativi netti (OCF-CPX) stimati, nonché il loro valore terminale (la proiezione dell’ultimo flusso decennale all’infinito ad un tasso annuo del 2.8%**) sono stati poi attualizzati e sottoposti alle stesse rettifiche realizzate per individuare il tasso di crescita dei FCF implicito nel prezzo di mercato. Ne è scaturito un prezzo per azione, in dollari, di 68.59 ovvero un prezzo che indica una sopravvalutazione del prezzo di mercato del 16%.
Si ritiene opportuno evidenziare che la società ha interessi economici in Ant Financial (che include Alipay) il cui valore riportato dai media è di $ 60 B; Alibaba riceve attualmente il 37.5% dell’utile pre tasse di Ant Financial ed ha il diritto, previa autorizzazione delle Autorità, di acquisire una partecipazione fino al 33% nel capitale di Ant Financial. E’ possibile che Ant Financial conduca in futuro un’IPO.
L'opinione di DIAWONDS®, al prezzo per azione di $ 79.41 (BABA, h.21:00 BST del 9MAG16, su NYSE) e sulla base delle stime ed ipotesi effettuate, è attualmente họld. Qui informazioni importanti.
Questo post l’ho scritto io e rappresenta la mia personale opinione. Non ricevo alcun compenso da e non ho alcuna relazione d’affari con alcuna società a cui si riferisce l’azione (strumento finanziario) ivi richiamata. Non detengo alcuna posizione nelle azioni richiamate in questo post e non ho intenzione di aprirne una nelle prossime 72 ore. Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare questo post anche a seguito di nuove informazioni o eventi futuri. Nota separatore adottato nel testo: decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è invitato a leggere anche le avvertenze generali del blog.
giovedì 7 aprile 2016
mercoledì 6 aprile 2016
L'opinione di DIAWONDS su LVMH
Attraverso questo post DIAWONDS® intende esprimere la propria opinione
sul prezzo corrente della società francese LVMH (MC.PA). In
particolare DIAWONDS® intende
identificare il tasso di crescita espresso, sulla base della particolare
metodologia utilizzata, dal mercato ed implicito nel prezzo corrente alla data
odierna. Il tasso di crescita espresso dal mercato è poi confrontato con il
tasso presumibile, mediante stima, di crescita futura sostenibile.
Come punto di partenza è stato determinato in €3,895
M il Free Cash Flow degli ultimi dodici mesi (“Net cash from operating
activities minus acquisitions of property, plant and equipment”). Il costo
medio ponderato del capitale (8.9%) è stato stimato sulla base sia del modello
di Gordon che del Capital Asset Pricing Model, con un’aliquota fiscale del 33%,
un beta rettificato pari a 1.03 ed un Equity Risk Premium del 6.1%. E’ stata
presa in considerazione la stima di totali €9.8 B tra leasing operativi, stock
options e “unvested bonus shares”.
Sulla base delle ipotesi sopra formulate,
mediante utilizzo di un modello di DCF (discounted cash flow) che ipotizza un
tasso di crescita dei FCF di lungo periodo (oltre dieci anni) del 2.8% annuo, è
scaturito un tasso di crescita annuo dei FCF per i prossimi dieci anni
implicito nel prezzo di mercato pari al 6.3%.
Quest’ultimo tasso è di poco superiore al
tasso di crescita organica del fatturato nell’ultimo anno indicato dalla società nella presentazione
dei risultati di fine anno 2015 e pari al 6%.
L'Opinione di DIAWONDS®, al prezzo per azione di €146.10 (LVMH Moet
Hennessy Louis Vuitton SE, H16.38 BST il 6 Aprile 2016, Paris Stock Exchange) e
sulla base delle stime ed ipotesi effettuate, è attualmente họld. Qui informazioni importanti. Orizzonte: fino alla
pubblicazione dei prossimi risultati trimestrali o fino all'eventuale
comunicazione da parte della società di fatti materiali se precedente.
Questo post l’ho scritto io e rappresenta la
mia personale opinione. Non ricevo alcun compenso da e non ho alcuna relazione
d’affari con alcuna società a cui si riferisce l’azione (strumento finanziario)
ivi richiamata. Non detengo alcuna posizione sulle azioni richiamate in questo
post. Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare questo post anche a seguito di
nuove informazioni o eventi futuri. Nota separatore adottato nel testo:
decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è invitato a leggere anche le avvertenze
generali del blog.
giovedì 31 marzo 2016
L'opinione di DIAWONDS su Petrobras.
Attraverso questo
post DIAWONDS® intende esprimere la propria opinione sul prezzo corrente della
società brasiliana PETROBRAS (PBR). In particolare DIAWONDS® intende
identificare il tasso di crescita espresso, sulla base della particolare
metodologia utilizzata, dal mercato ed implicito nel prezzo corrente alla data
odierna. Il tasso di crescita espresso dal mercato è poi confrontato con il
tasso presumibile, mediante stima, di crescita futura sostenibile.
Petrobras (Petroleo
Brasileiro SA) è una delle principali società petrolifere mondiali ed è
controllata dallo stato brasiliano con il 50.3% dei diritti di voto.
Come punto di
partenza è stato determinato in $5.5 B il Free Cash Flow degli ultimi dodici
mesi (“Net Cash Provided by Operating Activities” al netto delle “Additions to Property,
plant and equipment”). Il costo medio ponderato del capitale (11.3%) è stato
stimato sulla base del solo Capital Asset Pricing Model (la società non ha
pagato dividendi negli ultimi due anni), con un’aliquota fiscale del 11.7%, un
beta rettificato pari a 1.98 ed un Equity Risk Premium del 6.12%. E’ stata
presa in considerazione la stima di totali $81.8 B tra leasing operativi e
disavanzo del fondo pensioni.
Sulla base delle
ipotesi sopra formulate, mediante utilizzo di un modello di DCF (discounted
cash flow) che ipotizza un tasso di crescita dei FCF di lungo periodo (oltre
dieci anni) del 2.8% annuo, è scaturito un tasso di crescita annuo dei FCF per
i prossimi dieci anni implicito nel prezzo di mercato pari al 18%.
La società ha un
valore di borsa attuale pari a c.a. $35.2 B, una posizione finanziaria netta pari a c.a. $100.3 B, un patrimonio netto pari a c.a. $66 B. Ha realizzato nel corso del 2015 un
fatturato consolidato pari a c.a. $97.3 B, in forte contrazione sull’anno
precedente, sulla scorta della forte flessione nel prezzo del petrolio e del
deprezzamento del real brasiliano nei confronti del dollaro americano.
Nell’ultimo
trimestre del 2015 Petrobras ha contabilizzato rettifiche di bilancio su attivi
ed investimenti per c.a. $12.8 B dovute ad un più alto tasso di sconto per
incrementato premio al rischio del Brasile a seguito di downgrade al di sotto
dell’ ”investment grade” e prezzi più bassi del petrolio. In conto economico
consolidato inoltre hanno pesato spese per interessi passivi e perdite su cambi
per c.a. $9.8 B.
Nonostante le
ingenti rettifiche, i maggiori oneri finanziari e l’impatto del forte
deprezzamento del real ed in generale un patrimonio netto sceso da c.a. $116.3 B a c.a. $65.2
B è da valutare positivamente il ritorno ad un free cash flow positivo che non
si vedeva dal 2007. Fattori che possono incidere positivamente sulle quotazioni:
una ripresa nel prezzo del petrolio, un apprezzamento del real contro dollaro
americano, una riduzione dell’esposizione debitoria, un’accelerazione nel
progetto di dismissione di asset non strategici, il mantenimento nel tempo della
generazione di free cash flow positivo, un quadro politico favorevole.
L'Opinione di DIAWONDS®, al prezzo per azione di $5.86 (Petrobras ADR, H14.10 BST il 30 Marzo
2016, NYSE) e sulla base delle stime ed ipotesi effettuate, è attualmente bụy.
Qui informazioni importanti. Orizzonte:
fino alla pubblicazione dei prossimi risultati trimestrali o fino all’eventuale
comunicazione da parte della società di fatti materiali se precedente.
Questo post l’ho
scritto io e rappresenta la mia personale opinione. Non ricevo alcun compenso
da e non ho alcuna relazione d’affari con alcuna società a cui si riferisce
l’azione (strumento finanziario) ivi richiamata. Detengo una non-significativa
posizione sulle azioni richiamate in questo post (sono "long"). Trattasi
di aggiornamento, con invarianza di giudizio sintetico, ad una opinione diffusa
per la prima volta in data 7/10/2015. Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare
questo post anche a seguito di nuove informazioni o eventi futuri. Nota
separatore adottato nel testo: decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è
invitato a leggere anche le avvertenze generali del blog.
giovedì 24 marzo 2016
L'opinione di DIAWONDS su Tiffany.
Attraverso questo post DIAWONDS® intende esprimere
la propria opinione sul prezzo corrente della società americana TIFFANY (TIF). In particolare DIAWONDS® intende identificare il tasso di crescita espresso, sulla base della
particolare metodologia utilizzata, dal mercato ed implicito nel prezzo
corrente alla data odierna. Il tasso di crescita espresso dal mercato è poi
confrontato con il tasso presumibile, mediante stima, di crescita futura
sostenibile.
Come punto di partenza è stato determinato
in $ 561 M il Free Cash Flow degli ultimi dodici mesi (“Net Cash Provided by
Operating Activities” al netto delle “Capital Expenditures”). Il costo medio
ponderato del capitale (10.5%) è stato stimato sulla base sia del modello di
Gordon che del Capital Asset Pricing Model, con un’aliquota fiscale stimata del
34.7%, un beta rettificato pari a 1.65 ed un Equity Risk Premium del 6.12%. E’
stata presa in considerazione la stima di totali $1.8 B tra leasing operativi, “stock
options”, “unrecognized compensation expenses” e disavanzo del fondo pensioni (base
dati FY2014).
Sulla base delle ipotesi sopra formulate,
mediante utilizzo di un modello di DCF (discounted cash flow) che ipotizza un
tasso di crescita dei FCF di lungo periodo (oltre dieci anni) del 2.8% annuo, è
scaturito un tasso di crescita annuo dei FCF per i prossimi dieci anni
implicito nel prezzo di mercato pari al 8%.
Per quanto la società abbia incrementato
sensibilmente il flusso di cassa operativo lordo durante l’anno fiscale 2015,
piuttosto deludente è risultata la crescita del fatturato (-3% anno su anno). Negli
USA, il loro principale mercato, si è verificata una marcata contrazione negli
acquisti da parte dei turisti stranieri ed i clienti locali hanno ridotto gli
acquisti. Nel corso dell’ ultimo anno la società ha affrontato diverse problematiche
legate soprattutto al dollaro americano forte. La società ha anche assistito negli
USA ad una riduzione della spesa da parte dei turisti cinesi nel corso dell’ultimo
trimestre.
L'Opinione di DIAWONDS®, al prezzo per
azione di $70.91 (Tiffany & Co, H14.40 GMT il 24 Marzo 2016, NYSE) e sulla
base delle stime ed ipotesi effettuate, è attualmente sẹll. Qui
informazioni importanti. Orizzonte:
fino alla pubblicazione dei prossimi risultati trimestrali o fino all’eventuale
comunicazione da parte della società di fatti materiali se precedente.
Questo post l’ho scritto
io e rappresenta la mia personale opinione. Non ricevo alcun compenso da e non
ho alcuna relazione d’affari con alcuna società a cui si riferisce l’azione
(strumento finanziario) ivi richiamata. Non detengo alcuna posizione nelle
azioni richiamate in questo post ma potrei aprirne una "short" nelle
prossime 72 ore. Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare questo post
anche a seguito di nuove informazioni o eventi futuri. Nota separatore adottato
nel testo: decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è invitato a leggere anche le
avvertenze generali del blog.
venerdì 18 marzo 2016
L'opinione di DIAWONDS su Apple.
Attraverso questo post DIAWONDS® intende esprimere la propria opinione sul prezzo corrente della
società americana APPLE (AAPL). In particolare DIAWONDS® intende identificare
il tasso di crescita espresso, sulla base della particolare metodologia utilizzata,
dal mercato ed implicito nel prezzo corrente alla data odierna. Il tasso di
crescita espresso dal mercato è poi confrontato con il tasso presumibile,
mediante stima, di crescita futura.
Come punto di partenza è stato determinato in $ 63.4 miliardi il Free
Cash Flow degli ultimi dodici mesi (“Cash generated by operating activities” al
netto dei “Payments for acquisition of property, plant and equipment”). Il
costo medio ponderato del capitale (8.8%) è stato stimato sulla base sia del modello
di Gordon che del Capital Asset Pricing Model, con un’aliquota fiscale stimata
del 26% ed un beta rettificato pari a 0.97 (ERP: 6.12%). E’ stata presa in
considerazione la stima di totali c.a. $12.7 miliardi tra leasing operativi,
stock options e RSU (prudenzialmente è stato computato per intero l’importo di
“unrecognized compensation cost related to outstanding stock options, RSUs and restricted
stock” come riportato nell’ultimo bilancio annuale).
Sulla base delle ipotesi sopra formulate, mediante utilizzo di un
modello di DCF (discounted cash flow) che ipotizza un tasso di crescita dei FCF
di lungo periodo (oltre dieci anni) del 2.8% annuo, è scaturito un tasso di
crescita annuo dei FCF per i prossimi dieci anni implicito nel prezzo di
mercato pari a -4.1%.
Quest’ultimo tasso implicherebbe una valutazione di mercato apparentemente
piuttosto severa per una società caratterizzata in generale da significativi tassi
di crescita storici. In realtà da una stima dell’evoluzione futura del
fatturato per fonti di reddito (iPhone, iPad, Mac, Altre fonti) basata sull’osservazione
dell’evoluzione storica del tasso di crescita trimestrale composto dei
fatturati per fonte di reddito e la sua proiezione nel futuro, emergerebbe effettivamente
un quadro di possibile contrazione futura dei flussi finanziari da prodotto.
Applicando ai fatturati prospettici annui stimati la media dei
rapporti “cash flow operativo lordo annuo/fatturato annuo” (OCF/REV) degli ultimi
5 anni fiscali (33%) e quella dei rapporti “capital expenditures
annue/fatturato annuo” (CPX/REV) degli ultimi 5 anni (5% c.a.) è possibile
ricavare i flussi di cassa operativi netti (FCF) stimati per i prossimi 10 anni.
Applicando il modello di DCF a tali flussi stimati incluso il “terminal value” scaturirebbe
una sopravvalutazione del valore attuale di borsa per azione del 48%. Quest’ultima
indicazione è peraltro da intendersi approssimativa in quanto i dati di
fatturato storico non sono stati armonizzati per tener conto delle modifiche intervenute
nel tempo nella composizione degli aggregati per fonte di reddito, stanti le
oggettive difficoltà di riclassificazione. L’incidenza della mancata
armonizzazione è stata però considerata marginale ai fini dell’analisi e della
stessa se ne è tenuto per quanto possibile conto.
L'opinione di DIAWONDS®, al prezzo per azione di $105.80 (APPL, h.20:15
GMT del 17MAR16, su NASDAQ) e sulla base delle stime ed ipotesi effettuate, è pertanto
attualmente sẹll. Qui informazioni importanti.
Questo
post l’ho scritto io e rappresenta la mia personale opinione. Non ricevo alcun
compenso da e non ho alcuna relazione d’affari con alcuna società a cui si
riferisce l’azione (strumento finanziario) ivi richiamata. Non detengo alcuna
posizione nelle azioni richiamate in questo post ma potrei aprirne una "short"
nelle prossime 72 ore. Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare questo
post anche a seguito di nuove informazioni o eventi futuri. Nota separatore
adottato nel testo: decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è invitato a leggere
anche le avvertenze generali del blog.
giovedì 10 marzo 2016
Questo post discute l’opinione di DIAWONDS sul valore corrente di borsa di Facebook (FB).
Attraverso questo post DIAWONDS® intende
esprimere la propria opinione sul prezzo corrente della società americana
FACEBOOK (FB). In particolare DIAWONDS® ne intende stimare il fair
value, sulla base della particolare metodologia utilizzata, seguendo i seguenti
passi. La stima dei MAU (utilizzatori attivi mensili) è ottenuta
proiettando nel futuro il tasso di crescita composto trimestrale storico dei
MAU sulla base dell’osservazione del suo sviluppo passato. I fatturati trimestrali
futuri (REV), dati i valori stimati dei futuri MAU, sono desunti dalla relazione
che lega quest’ultimi agli ARPU* (ricavo medio per utilizzatore) trimestrali i
cui valori futuri vengono posti al valore costante di 3 dollari (la media arrotondata dei
quattro ARPU trimestrali del 2015). I flussi di cassa operativi lordi trimestrali
(OCF) futuri sono posti al 46.5% dei fatturati trimestrali futuri, valore pari
alla mediana dei rapporti storici OCF/REV (dal 2Q11). Gli investimenti futuri
in immobilizzazioni tecniche (CPX) sono posti al 14.6% dei fatturati
trimestrali futuri, valore pari alla mediana dei rapporti storici CPX/REV (dal
3Q11).
I flussi di cassa operativi netti (OCF-CPX) stimati, nonché
il loro valore terminale (la proiezione dell’ultimo flusso decennale all’infinito
ad un tasso annuo del 2.8%**) vengono attualizzati ad un costo medio ponderato
del capitale (WACC) pari al 6.9% (sulla base di un beta rettificato pari a 0.8,
un premio al rischio azionario del 6.1%, un rendimento privo di rischio pari ad
1.9%). La posizione finanziaria netta positiva viene sommata al valore attuale
dei flussi di cassa operativi netti (FCF) mentre il valore totale stimato di
leasing operativi e stock options ne viene sottratto così da giungere al valore
del capitale di pertinenza degli azionisti. Quest’ultimo è diviso per il numero
delle azioni circolanti così da ottenere un fair value di $129.3 per
azione che implica una sottovalutazione del prezzo corrente di mercato del 16%
rispetto al fair value.
L’opinione di DIAWONDS®, ad un prezzo per
azione di $108.20 (Facebook Inc., H15.05 GMT del 10 Marzo 2016, NASDAQ) e sulla
base delle stime ed ipotesi effettuate, è attualmente bụy. Orizzonte: fino alla
pubblicazione dei prossimi risultati trimestrali o fino all’eventuale comunicazione
da parte della società di fatti materiali se precedente. Qui
informazioni importanti.
* Fatturato totale durante un determinato trimestre, diviso
per la media del numero di MAU all’inizio e alla fine del trimestre. ** Tasso
di crescita annua attesa per l’economia mondiale all’anno 2040.
Questo post l’ho scritto io e rappresenta la mia
personale opinione. Non ricevo alcun compenso da e non ho alcuna relazione
d’affari con alcuna società a cui si riferisce l’azione (strumento finanziario)
ivi richiamata. Non detengo alcuna posizione nelle azioni richiamate in questo
post ma potrei aprirne una "long" nelle prossime 72 ore. Non mi
assumo alcun obbligo ad aggiornare questo post anche a seguito di nuove
informazioni o eventi futuri. Trattasi di aggiornamento, con invarianza di
giudizio sintetico, ad una opinione diffusa per la prima volta in data 31/01/2014
e successivamente aggiornata in data 28/04/2014. Nota separatore adottato nel
testo: decimali ”.”; migliaia “,”. Il lettore è invitato a leggere anche le avvertenze generali del blog.
Tavole allegate.
Tavole allegate.
giovedì 3 marzo 2016
Gli sforzi di Fortescue Metals saranno premiati. Iron ore in recupero.
Attraverso questo post DIAWONDS® intende esprimere la propria opinione sul prezzo corrente della
società australiana FORTESCUE METALS GROUP LTD. (FMG.AX). In particolare
DIAWONDS® intende identificare il tasso di crescita espresso, sulla
base della particolare metodologia utilizzata, dal mercato ed implicito nel
prezzo corrente alla data odierna. Il tasso di crescita espresso dal mercato è
poi di norma confrontato con il tasso presumibile, mediante stima, di crescita
futura sostenibile.
Come punto di partenza è stato determinato in 2,107 milioni di dollari
americani il Free Cash Flow (FCF) degli ultimi dodici mesi (“Net Cash Provided
by Operating Activities” al netto delle “Additions to property, plant and
equipment”). Il costo medio ponderato del capitale (7.7%) è stato stimato,
prudenzialmente, sulla base del solo Capital Asset Pricing Model (aliquota
fiscale stimata: 39%; beta rettificato: 1.39; Equity Risk Premium: 6.1%). E’
stata presa in considerazione la stima di totali $239 M tra leasing operativi e
remunerazioni interne in azioni (“Share-based payments”).
Sulla base delle ipotesi sopra formulate, mediante utilizzo di un
modello di DCF (discounted cash flow) che ipotizza un tasso di crescita dei FCF
di lungo periodo (oltre dieci anni) del 2.8% annuo, è scaturito un tasso di
crescita annuo dei FCF per i prossimi dieci anni implicito nel prezzo di
mercato pari al -13.4% circa.
La forte correlazione esistente tra il prezzo del minerale ferroso
("iron ore") e l’andamento del fatturato della società nonché il crollo nel
prezzo del minerale ferroso dal picco di inizio 2011 oltre al livello di esposizione
debitoria, spiega in parte una così pessimistica “view” implicita di mercato. In
realtà questa società ha reagito in maniera più che ottimale alla nuova situazione
di bassi prezzi in cui si è trovata abbattendo drasticamente i propri costi di
produzione; ha intrapreso inoltre un brillante percorso di riduzione delle "capex" preservando buoni livelli di flussi operativi netti che le hanno permesso
anche di ridurre in maniera significativa l’esposizione debitoria. In questo si
contraddistingue in maniera esemplare nei confronti della propria concorrenza.
Il prezzo del minerale di ferro è attualmente in fase di recupero e DIAWONDS®
ritiene che tale crescita possa ricevere ulteriore abbrìvio nel corso del 2016
con conseguente impatto positivo sul quadro reddituale societario. Permane una certa
fragilità finanziaria come desumibile anche dallo Z-score (1.4).
Considerato anche il CAGR dei cash flow operativi storici di lungo
periodo (15.7% dal 2001), l'opinione di DIAWONDS®, al prezzo per
azione di AUD 2.40 (h.5:10 GMT del 3MAR16, su ASX) e sulla base delle stime ed
ipotesi effettuate, è attualmente bụy. Qui informazioni importanti.
Lo scorso 24 Febbraio la società ha comunicato al mercato i risultati del primo semestre del FY2016 (chiuso al 31 dicembre 2015).
Questo post l’ho scritto io e rappresenta la mia personale opinione.
Non ricevo alcun compenso da e non ho alcuna relazione d’affari con alcuna
società a cui si riferisce l’azione (strumento finanziario) ivi richiamata. Detengo
una non-significativa posizione sulle azioni richiamate in questo post (sono "long"). Non mi assumo alcun obbligo ad aggiornare questo post anche a
seguito di nuove informazioni o eventi futuri. Il post riguarda uno strumento
che non è principalmente negoziato su di una delle maggiori borse europee. Attenzione
ai rischi associati a questo genere di strumenti finanziari. Trattasi di aggiornamento,
con invarianza di giudizio sintetico, ad una opinione diffusa per la prima volta
in data 11/6/2014. Nota separatore adottato nel testo: decimali ”.”; migliaia “,”.
martedì 1 marzo 2016
Avvio questo blog
con una considerazione che è anche un avvertimento.
Negli anni ho studiato
le teorie e le tecniche degli investimenti mobiliari. Ho lavorato presso diversi
primari intermediari finanziari. Sono più di trent'anni che valuto, investo direttamente
e consiglio a diverso titolo investimenti in società internazionali quotate ed
in altri strumenti finanziari. Seguo ed interpreto costantemente l’evoluzione
dei mercati finanziari. Il mio lavoro da libero professionista mi ha richiesto
e richiede molte ore di dedizione e passione.
Di questi tempi si
sente parlare spesso di educazione finanziaria e dell’importanza dell’alfabetizzazione
finanziaria. Informarsi è più che legittimo ma pretendere di poter diventare un
medico leggendo i fogli illustrativi dei farmaci è assolutamente illusorio. In
dialetto meneghino si dice “Offelee, fa el tò mestee”, un’esortazione a non
occuparsi di attività delle quali non si è esperti.
Mi auguro quindi questo
blog possa dare a tutti degli spunti, non operativi, per successivi
approfondimenti che sono d’obbligo soprattutto per chiunque non sia del
mestiere. Questo blog è indirizzato ad un pubblico indistinto ed ha finalità illustrative e pubblicitarie
in relazione alle competenze dello studio DIAWONDS ®. Ben vengano i commenti perché mi permettono di capire cosa interessa maggiormente ai lettori.
Vi invito ora a leggere
attentamente le avvertenze in calce.
Simone Fumagalli Romario, owner DIAWONDS ®.
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